Effetti collaterali steroidi immagini e fotografie stock ad alta risoluzione


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Se non esistono farmaci alternativi, la persona inizia ad assumere nuovamente un farmaco alla volta per stabilire quale determina la reazione. Tuttavia, questo metodo può essere rischioso se il paziente ha presentato una grave reazione allergica al farmaco. Il termine “eruzione” si riferisce a variazioni cromatiche (come arrossamento) e/o dell’aspetto della cute (come comparsa di bozzi o gonfiore). Molte eruzioni causano prurito, come quelle che spesso compaiono dopo una reazione allergica, ma alcune sono dolorose oppure asintomatiche.

Gli effetti farmacologici principali sono riconducibili all’aumento generalizzato del metabolismo, con produzione di calore, incremento del consumo di ossigeno e stimolazione del tono simpatico. Tali sostanze presentano tuttavia effetti farmacologici collaterali, come eccessiva accelerazione del metabolismo, con dimagrimento, aumento dell’appetito, intolleranza al caldo e arrossamenti facciali e diffusi. Sono altresì frequenti tremori muscolari e sintomi neurologici, come l’ansia di grado intenso. L’abuso peraltro ottiene un effetto contrario a quello richiesto, in quanto le masse muscolari vengono molto rapidamente ridotte dall’eccessivo aumento del metabolismo e si determinano condizioni asteniche piuttosto importanti.

Anabolizzanti steroidei: colesterolo, transaminasi, numero di spermatozoi

Tra gli effetti indesiderati nella donna, invece, ci sono la virilizzazione dell’aspetto fisico e la soppressione della funzione ovarica. E poi l’atrofia della ghiandola mammaria e, come per gli uomini, un malfunzionamento del fegato. La ginecomastia è stata osservata in 18 pazienti e trattata con tamoxifene in 8 casi. La ginecomastia solitamente recidiva dopo la sospensione della terapia, per cui, 6 pazienti sono stati indirizzati al trattamento con chirurgia plastica.

Sono state espresse opinioni molto discordanti sui mezzi e sulle sostanze da considerare ‘doping’. A un estremo c’è chi condanna l’uso di ogni mezzo chimico o fisico, diete speciali, stimolazioni fisiche, radiazioni, arrivando a comprendere anche la prescrizione di trattamenti idrici e di massaggi. All’altro estremo c’è chi sostiene che il doping può essere concesso, purché praticato da tutti i concorrenti. Vediamo ora una carrellata dei principali farmaci disponibili; l’aspetto importante è che ogni molecola ha diversa potenza ed un diverso bilanciamento degli effetti mineralcorticoidi e glucocorticoidi, che si rifletteranno quindi in diversi utilizzi e soprattutto differenti effetti collaterali.

Steroidi anabolizzanti

Miglioramenti della performance sono stati documentati in certe discipline (corsa, lancio del peso, nuoto ecc.) e gli effetti sono stati attribuiti all’azione antifatica. In particolare le amfetamine aumentano lo stato di vigilanza, inducono maggiore resistenza alla fatica e in occasione di esercizi fisici violenti diminuiscono l’ansia per mancata percezione del dolore. Questi effetti dipendono da una serie di azioni sul SNC causate da liberazione di catecolamine e di altri mediatori. In riferimento a quest’ultimo decreto, di seguito verranno trattate le classi di sostanze e le pratiche vietate (v. Tabella 2), illustrando in maniera sistematica i principi attivi di maggior rilevanza nel doping sportivo.

  • Al contrario delle strutture presenti sul territorio, infatti, i siti internet sfuggono maggiormente ai controlli e raggiungono un numero più elevato di persone, talvolta giovanissime.
  • La proposta normativa è finalizzata a rendere attuabili nel nostro paese le previsioni della legge nr. 1099 che sono rimaste lettera morta a causa dell’evolversi delle competenze.
  • Il betametasone (Beben®, Bentelan®, Betabioptal®, Celestone®, Diprosalic®, Diprosone®, Ecoval®, ) è un glucocorticoide sintetico ad azione prolungata, usato in soluzioni iniettabili per il trattamento di reazioni allergiche e di ipersensibilità, nonché per il controllo di gravi stati infiammatori.
  • Quattro volte più potente del cortisolo, il prednisolone è usato in dosi variabili; la dose da 5 mg è considerata il fabbisogno giornaliero nell’adulto.

Ad esempio, un bodybuilder potrebbe guardarsi allo specchio e sentirsi insoddisfatto riguardo alle dimensioni della sua massa muscolare, anche se in realtà è molto più voluminosa degli individui che non praticano l’attività di bodybuilding. Questo può incrementare le sensazioni di debolezza e piccolezza prevalentemente negli uomini, popolazione che risulta essere maggiormente focalizzata sull’ipertrofia muscolare e su bassi livelli di massa grassa. Dunque, l’analisi delle forme del proprio corpo risulta distorta e l’individuo si ritrova in un circolo di continua insoddisfazione verso sé stesso e i propri sforzi.

Gli effetti sembrano essere minimi sia sulla capacità polmonare sia sul metabolismo endogeno. La performance atletica in seguito all’uso di farmaci (sedativi della tosse, o antipiretici) ‒ preparati naturali o da prodotti da banco ‒ contenenti simpaticomimetici, non è sostanzialmente migliorata (visto il basso dosaggio presente in questi preparati). L’uso di questi prodotti può comunque modificare la concentrazione urinaria di simpaticomimetici tanto da provocare la positività ai test. Allorché l’amina è primaria, come nell’amfetamina, o è secondaria per la sostituzione con un metile, come nella metilamfetamina, è presente l’effetto psicostimolante ed euforizzante con la possibile occorrenza di abuso, di psicosi e di tossicodipendenza.

Gli androgeni sono disponibili in campo terapeutico sin dal 1930, ma la loro efficacia nel promuovere un effetto protido-anabolico è rimasta per molti anni di nullo o scarso interesse nel campo della farmacologia dello sport. L’uso di queste sostanze, considerate naturali o ‘simil-naturali’ e quindi ritenute potenzialmente prive di effetti tossici, ha cominciato a espandersi attorno il 1960. La loro reperibilità è stata in seguito ampiamente facilitata dallo sviluppo di un florido mercato clandestino, alimentato anche dal fiorire delle importazioni parallele.

Al suo interno è possibile trovare un dettagliato elenco (sotto la voce Agenti anabolizzanti, Anabolic Agents) degli steroidi anabolizzanti vietati. C’è però da sottolineare che la maggior parte dei dati sugli effetti a lungo termine degli steroidi anabolizzanti nell’uomo proviene da casi clinici, non da studi epidemiologici. Certo, per arrivare a determinati livelli servono sacrificio, passione, doti genetiche, nessuno lo mette in dubbio, ma il doping è una scorciatoia per arrivare a risultati che senza aiuti farmacologici sarebbe impossibile raggiungere.

Gli ormoni peptidici e affini

Ciò comporta, oltre a un fisico “pompato”, un aumento della resistenza allo sforzo fisico e, di conseguenza, un importante miglioramento delle performance sportive. Per questo motivo il già citato testosterone, il nandrolone e lo stanozololo, che sono gli steroidi anabolizzanti più conosciuti, utilizzati e sequestrati in assoluto, vengono assunti soprattutto da chi pratica discipline particolarmente faticose. Tra queste il sollevamento aromatasi-info pesi, il bodybuilding, la lotta libera, il lancio del peso e del disco, il ciclismo e il motociclismo, lo sci di fondo. Uno studio sull’uso di amfetamina da parte dei giocatori professionisti di football americano ha concluso che chi gioca in un ruolo che richiede una grossa concentrazione (per es. il quarterback, il ricevitore e il difensore) tende a usare basse dosi di amfetamine (tra 5 e 15 mg) nei giorni di gara.

Diagnosi delle eruzioni da farmaci

Gli anestetici possiedono tossicità a carico del SNC (accessi convulsivi, coma e depressione respiratoria) e cardiovascolare (aritmie ventricolari) dipendenti dalla dose e concentrazione plasmatica. Alcuni prodotti provocano inoltre metaemoglobinopatie (alte dosi) potenzialmente pericolose. L’ormone eritropoietina è stato purificato per la prima volta nel 1977 a partire da urine di pazienti anemici; la sequenza aminoacidica così ottenuta ha reso possibile la clonazione del gene che codifica l’eritropoietina umana, situato sul braccio corto del cromosoma 7.

Gli androgeni (steroidi a 19 atomi di carbonio, suddivisi nei derivati dell’androstano e dell’etiocolano) sono definiti comunemente come gli ormoni sessuali maschili, anche se il testosterone, così come altri di natura steroidea, è prodotto sia dalle gonadi maschili sia, in piccola quantità, da quelle femminili e da altri organi. Sono detti steroidi anabolizzanti i farmaci che, pur presentando la struttura steroidea di base degli androgeni, se ne differenziano per un minor effetto mascolinizzante e un maggior effetto sull’anabolismo proteico. È stata tale azione positiva degli androgeni sul metabolismo a incentivare la sintesi e la sperimentazione di composti steroidei anabolizzanti, nel tentativo di separare l’effetto anabolico dall’attività androgena. Rimanendo in stretto campo medico-scientifico, l’abuso di farmaci si realizza quando la dose di un farmaco eccede gli standard posologici e terapeutici e/o non ci sono indicazioni mediche al suo impiego.